Un blog all'insegna del rispetto e della conoscenza della natura che ci circonda...

mercoledì 30 luglio 2008

Visto che l'ho fatto con gli animali che preferisco...non vedo perchè non dovrei farlo con i fiori??!

LA ROSA...a quanto pare, da quello che ho letto in un oroscopo, è il fiore del mio segno: il toro.
Rosa - famiglia delle Rosaceae, comprende circa 150 specie, numerose varietà con infiniti ibridi e cultivar, originarie dell'Europa e dell'Asia, di altezza variabile da 20 cm a diversi metri, comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio conutenuti in un falso frutto (cinorrodo); le specie spontanee in Italia sono oltre 30 di cui ricordiamo la R. canina la più comune, la R. gallica poco comune nelle brughiere e luoghi sassosi, la R. glauca frequente sulle Alpi, la R. pendulina comune sulle Alpi e l'Appennino settentrionale e la R. sempervirens.
Il nome, secondo alcuni, deriverebbe dalla parola sanscrita vrad o vrod, che significa flessibile. Secondo altri, invece, il nome deriverebbe dalla parola celtica rhood o rhuud, che significa rosso
Uso:
Come pianta ornamentale nei giardini, per macchie di colore, bordure, alberelli, le sarmentose o rampicanti per ricoprire pergolati, tralicci o recinzioni, le specie nane dalle tinte brillanti e con fioriture prolungate per la coltivazione in vaso sui terrazzi o nei giardini rocciosi.
Industrialmente si coltivano le varietà a fusti eretti e fiori grandi, per la produzione del fiore reciso, che occupa in Italia circa 800 ettari, localizzati per oltre la metà in Liguria, il resto in Toscana, Campania e Puglia.
I petali vengono utilizzati per le proprietà medicinali, per l'estrazione dell'essenza di Rosa e degli aromi utilizzati in profumeria, nell'industria essenziera, nella cosmetica, pasticceria e liquoristica.
Come pianta medicinale si utilizzano oltre ai petali con proprietà astringenti, anche le foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l'azione antielmintica, e perfino le galle prodotte dagli insetti del genere Cynips ricche di tannini per le proprietà diuretiche e sudorifere.
Le giovani foglie delle rose spontanee servono per la preparazione di un té di rosa

IL GIGLIO...l'origine del mio nome: liliana - lilium.
Il Lilium - o più comunemente giglio - è un genere di piante della famiglia delle Liliaceae.
Come l'iris, il genere Lilium è originario dell'Europa, dell'Asia e del Nord America; comprende piante con un'altezza da 1,20 a 2 m, dotate di bulbo a scaglie imbricate, disposte intorno ad un disco centrale, da cui originano inferiormente le radici, e superiormente lo stelo. Le scaglie, a seconda della specie, sono più o meno larghe, acuminate, serrate tra loro.
Le radici del bulbo sono perenni e non si rinnovano tutti gli anni come succede solitamente nelle piante bulbose; solo i gigli di origine cinese e giapponese, alla ripresa vegetativa, formano un palco di radici avventizie sullo stelo sopra il bulbo a fior di terra, che contribuiscono alla nutrizione delle parti aeree.

IL GLICINE...un profumo intenso che mi fa sognare.
Wisteria Nutt. - genere delle Fabaceae, noto col nome comune di Glicine, il nome del genere è stato attribuito in onore di Gaspare Wister (1761-1818), rinomato studioso di anatomia di Filadelfia, comprende meno di dieci specie arbustive rampicanti, un tempo attribuite al genere Glycine, e classificate da alcuni autori anche con il nome di Wistaria.
Come pianta ornamentale per ricoprire muri, pergolati, recinzioni o arrampicarsi ad alberi, nei giardini e sulle terrazze grazie al rapido sviluppo, le giovani piante opportunamente potate formano piccoli alberetti adatti alla coltivazione in vaso. Nel linguaggio dei fiori indica amicizia.

IL TULIPANO...bello. punto.
Tulipa è il nome di un genere delle Liliaceae originario della Turchia: comprende specie bulbose alte 10-50 cm, tra cui alcune spontanee in Italia, note col nome comune di Tulipano. Il "Tulipano" è stato importato in Europa per la prima volta da Francesco Giuseppe d'Asburgo, a Vienna.
Tra esse si ricordano il Tulipa oculus-solis St.-Am., il Tulipa australis e il Tulipa silvestris L.; tra le specie utilizzate come piante ornamentali si ricordano il Tulipa fosteriana Hort., il Tulipa greigii Regel, il Tulipa lanata Regel e il Tulipa kaufmanniana Regel, tutte originarie dell'Asia centro-occidentale.
I floricoltori olandesi - che sono i principali produttori e commercializzatori di bulbi di tulipano.







Nessun commento: